Dopo
le strisce giornaliere, la Hermes Press ci dà anche le tavole domenicali
dell’eroe di Falk e Moore, THE PHANTOM, con un volume che copre i primi sette episodi
a colori, dal 28 maggio 1939 all’11 ottobre 1942.
Il
volume è un cartonato (con sovracopertina), stampato a colori su carta patinata
di 208 pagine in formato orizzontale (cm 32x23,5).
Prefazionato
da Thomas Andrae e postfazionato dal collezionista Bob Griffin (la cui
collezione è stata di fondamentale importanza per la realizzazione del volume)
e dall’editore Daniel Hermann (che ci spiega il lungo lavoro di restauro cui
sono andate sottosposte le tavole domenicali).
Il
volume ha il pregio di essere fatto di tavole in formato half-pages (il formato in cui sono stati
realizzati gli originali) e non tabloid (rimontate e con allargamenti di vignette).
Ma
i difetti non mancano.
Oltre
oltre alle solite brutte copertine (meno male che un libro di questo tipo non
vende sulla base della copertina) e alla solita povertà di materiale
iconografico aggiuntivo (in gran parte pre e postfazione sono illustrate con
ingrandimenti di vignette delle stesse storie presentate nel volume), un grosso problema è, invece, il colore.
Chiaramente
(l'editore se ne vanta ripetutamente), le tavole sono state sottoposte ad un
"forte" restauro.
Ma,
forse, il restauro è stato "troppo forte".
Il
risultato finale sono colori "troppo" puliti e saturi, che danno
l'idea più della ricolorazione che del restauro.
Se
si osservano i risguardi del libro, abbiamo l'aspetto cui, a mio parere, si
doveva mirare: carta opaca, neri abbastanza netti, ma tinte meno sature e meno
"perfette".
Ovviamente,
le immagini dei risguardi sono enormi e ciò rende i colori più tenui (se
rimpicciolisci l'immagine il colore si satura automaticamente), ma credo che,
con un approccio differente al restauro, un risultato simile si sarebbe potuto
ottenere anche nelle pagine interne.
3 commenti:
Tanti restauratori di fumetti insistono sulla "pulizia" delle pagine, come se le pagine originale erano bianche. Ma "newsprint" e' in realta' giallo, e questo riguarda i colori. Anche i colori vivaci sono attenuati. Per questo ragione io preferisco scansioni quasi non-ritoccate alle pagine "restaurate." La maggior parte delle persone non sono d'accordo con me!
Hai ragione, Smurfswacker.
Pare che nessuno voglia più tenere conto che formato di stampa, tipo di carta e tipo di inchiostro sono determinanti per il risultato cromatico di una stampa.
Ciao, Fortunato.
Ma quanto hai ragione! Colori rifatti, senz'altro, e assai male. Pensare che avevano raggiunto, con un primo restauro, un risultato ottimo, poi vanificato dalla versione finale!
Ho fatto un post sul mio blog, con esempi grafici:
http://annitrenta.blogspot.it/2012/08/come-uccidere-phantom.html
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