Non c'è due senza tre.
Dopo un'attesa biennale, arriva nelle librerie il trentasettesimo
tomo delle avventure di Asterix. Si tratta del terzo realizzato dal duo
Ferri-Conrad e mi sembra di vedere una costante crescita da parte della "giovane"
(perlomeno rispetto al novantenne Uderzo) coppia di autori.
Questa nuova storia, dopo la precedente che si svolgeva nel
villaggio, si dipana all'estero, in Italia (non solo Roma, ma proprio in gran
parte della penisola) e racconta di una corsa sportiva di carri da Monza a
Napoli, cui partecipano anche Obelix e Asterix.
Non manca una deviazione a Venezia, sicuramente motivata dal
desiderio di rendere omaggio al vecchio Uderzo, la cui famiglia ha origini
venete.
Essendo poi Uderzo un vero appassionato di auto da corsa,
possiamo dire che un po' tutto l'albo sembra concepito per rendergli omaggio.
In "Asterix e la corsa d'Italia" non mancano gli agganci
alla realtà, che, come sempre offrono più livelli di lettura (ad esempio, la
corsa di carri è organizzata da un senatore malversatore che vorrebbe così dimostrare
di non essersi impadronito dei denari affidatigli per la manutenzione stradale).
La vicenda è ricca (pur se compressa nel solito volume da
tre sedicesimi), con una serie di colpi di scena, gag verbali e visive, un
ottimo ritmo e gli usuali giochi di parole (personalmente non ne vado pazzo, ma
fanno parte della tradizione).
Conrad si è particolarmente sbizzarrito nella difficile
realizzazione di scene di massa e con cavalli.
Non mancano le caricature, che, anzi, stavolta mi sembrano
particolarmente numerose.
Abbiamo così le tenniste e sorelle Serena e Venus Williams
(due partecipanti alla corsa, provenienti dal regno di Kush), il tenore Luciano
Pavarotti (un oste italico che sveglia cantando i suoi avventori), il campione
di F1 Alain Prost (che, naturalmente, partecipa alla corsa) e Silvio Berlusconi
(un imprenditore, attento all'importanza della pubblicità, che la corsa, invece,
la sponsorizza).
Altri personaggi reali in caricatura hanno ruoli minori (a
volte semplici comparsate) e, tra questi, credo di aver riconosciuto Bud
Spencer, Roberto Benigni, Monna Lisa, Leonardo da Vinci, Monica Bellucci (sulla
cui identificazione ho qualche dubbio) e Sofia Loren.