mercoledì 25 ottobre 2017

Asterix e la corsa d'Italia

Non c'è due senza tre.

Dopo un'attesa biennale, arriva nelle librerie il trentasettesimo tomo delle avventure di Asterix. Si tratta del terzo realizzato dal duo Ferri-Conrad e mi sembra di vedere una costante crescita da parte della "giovane" (perlomeno rispetto al novantenne Uderzo) coppia di autori.

Questa nuova storia, dopo la precedente che si svolgeva nel villaggio, si dipana all'estero, in Italia (non solo Roma, ma proprio in gran parte della penisola) e racconta di una corsa sportiva di carri da Monza a Napoli, cui partecipano anche Obelix e Asterix.
Non manca una deviazione a Venezia, sicuramente motivata dal desiderio di rendere omaggio al vecchio Uderzo, la cui famiglia ha origini venete.
Essendo poi Uderzo un vero appassionato di auto da corsa, possiamo dire che un po' tutto l'albo sembra concepito per rendergli omaggio.

In "Asterix e la corsa d'Italia" non mancano gli agganci alla realtà, che, come sempre offrono più livelli di lettura (ad esempio, la corsa di carri è organizzata da un senatore malversatore che vorrebbe così dimostrare di non essersi impadronito dei denari affidatigli per la manutenzione stradale).

La vicenda è ricca (pur se compressa nel solito volume da tre sedicesimi), con una serie di colpi di scena, gag verbali e visive, un ottimo ritmo e gli usuali giochi di parole (personalmente non ne vado pazzo, ma fanno parte della tradizione).

Conrad si è particolarmente sbizzarrito nella difficile realizzazione di scene di massa e con cavalli.

Non mancano le caricature, che, anzi, stavolta mi sembrano particolarmente numerose.
Abbiamo così le tenniste e sorelle Serena e Venus Williams (due partecipanti alla corsa, provenienti dal regno di Kush), il tenore Luciano Pavarotti (un oste italico che sveglia cantando i suoi avventori), il campione di F1 Alain Prost (che, naturalmente, partecipa alla corsa) e Silvio Berlusconi (un imprenditore, attento all'importanza della pubblicità, che la corsa, invece, la sponsorizza).

Altri personaggi reali in caricatura hanno ruoli minori (a volte semplici comparsate) e, tra questi, credo di aver riconosciuto Bud Spencer, Roberto Benigni, Monna Lisa, Leonardo da Vinci, Monica Bellucci (sulla cui identificazione ho qualche dubbio) e Sofia Loren.

"Asterix e la corsa d'Italia" non sarà un capolavoro, ma è un albo ben strutturato e godibile, che lascia ancora ben sperare per l'ulteriore prosecuzione della serie.