domenica 25 dicembre 2011

Auguri!

E  ve li fa anche il "cast" di FRANK CARTER

giovedì 22 dicembre 2011

Cosa NON chiedere a Babbo Natale

In tempo per le feste ho ricevuto il primo volume della cronologia integrale delle strisce giornaliere di JOHNNY HAZARD della Hermes Press.

È un volume cartonato di 240 pagine in piccolo formato (26x16 cm).
La copertina è plastificata e a colori, ma non manca la solita sovracopertina plastificata e a colori, che presenta la stessa, identica, brutta immagine, già presente sulla copertina (perché fare le sovracopertine per un libro che ha già una cartonatura plastificata?)
Il volume ristampa in bianco  nero, su carta patinata, tutte le strisce giornaliere del capolavoro di Frank Robbins dall’inizio (5 giugno 1944) al 19 novembre 1945 (e, come al solito, solo due per pagina).
La prefazione è dello stesso editore Daniel Herman, curatore anche della “grafica” del volume.

Che dire di buono di questa edizione? PROPRIO NIENTE!

La “prefazione” è una misera pagina (tanto breve che è presente integralmente anche su un’aletta della sovracopertina).
Il materiale iconografico si limita alla riproduzione a colori di tre copertine di comic books.

TUTTE le strisce sono refilate!!! (se non sapete cosa significa, ve l’ho spiegato qui:

E questa “meraviglia” costa solo... CINQUANTA dollari!?!

ON STAGE (softcover per $25) o MICKEY MOUSE (hardcover a $30) ci danno lo stesso numero di pagine, ma con TRE strisce a pagina e migliori (sarebbe difficile il contrario) ”contenuti speciali”!
Per soli 40 dollari POGO ci dà anche le domenicali a colori!

Il sig. Herman deve credere che i collezionisti di fumetti siano proprio degli allocchi...

lunedì 12 dicembre 2011

Flash & Jim


I miei post s‘infittiscono in diretta conseguenza della ricchezza d’uscite nel periodo natalizio.
Così, oggi, tocca recensire “Flash Gordon and Jungle Jim”, il nuovo volume dell’IDW Publishing (arrivatomi contemporaneamente al loro terzo di X-9/Corrigan).

Si tratta di un enorme cartonato con copertina plastificata, di 156 pagine a colori su spessa carta opaca, in formato 30x40 per 75 dollari.
Praticamente, è simile per caratteristiche editoriali (compresa la grafica di Lorraine Turner) al già trattato volume di POLLY AND HER PALS.

Questo è il primo di una serie di quattro volumi e ristampa le tavole domenicali di Alex Raymond dall’inizio (7 gennaio 1934) al 31 maggio 1936.
Dato che le domenicali del maestro di New Rochelle erano composte da FLASH GORDON con JUNGLE JIM come topper, è così che le troviamo qui riprodotte (tranne che per i pochi mesi del 1935 in cui i due fumetti furono preparati per essere distribuiti in formato tabloid e quindi erano in pagine separate).

Arricchisce il tomo un’interessantissima prefazione dell’ubiquo Bruce Canwell che, finalmente, fa luce sulla vita e l’opera dell’elusivo Don Moore, che, forse per la prima volta, riceve anche un po’ del credito che gli spetta (nel colophon), pure se, in copertina, campeggia il nome del solo Raymond.

Il volume è assolutamente da consigliare, sia per la buona stampa (migliore per qualità e formato rispetto alle ristampe Kitchen Sink o Checker Books, anche se non paragonabile alle ristampe della buona vecchia Comic Art), sia per la gradita idea di mostrare FLASH GORDON e JUNGLE JIM in coppia, così come erano originalmente intesi.

sabato 10 dicembre 2011

I go Pogo!

Rioccupiamoci subito della Fantagraphics Books, che, dopo numerosi rinvii, ha, finalmente, pubblicato il primo di 12 volumi dedicati alla ristampa integrale del POGO di Walt Kelly.

Questo primo volume è un cartonato in tela blu con impressioni, sovracopertina plastificata a colori, ben stampato a colori (tavole domenicali) e in bianco e nero (strisce giornaliere) su carta opaca, in formato cm 29x24, di 290 pagine al prezzo di 40 dollari.

La grafica della collana è curata da Carolyn Kelly (figlia di Walt), che ha curato anche il restauro del fumetto paterno.

Il libro si apre con una prefazione dei curatori (Kim Thompson e Carolyn Kelly), seguita dal dettagliato indice dei contenuti.
Segue poi una breve introduzione di Jimmy Breslin e una più corposa di Steve Thompson.
Quindi, sono ristampate (tre per pagina) tutte le giornaliere dall’inizio (16 maggio 1949) al 31 dicembre 1950.
Segue ancora un’introduzione di Mark Evanier sull’uso del colore nella versione settimanale, che precede la ristampa (naturalmente a colori) delle half-pages domenicali dall’inizio (29 gennaio 1950) al 30 dicembre 1950.
Segue pure l’intera raccolta delle strisce pubblicate sul New York Star dal 4 ottobre 1948 al 23 gennaio 1949), che precedettero la distribuzione da parte dell’agenzia Post-Hall.
Tutto si chiude con una postfazione di R.C. Harvey, ricca di note esplicative, che svelano al lettore moderno gli agganci delle strisce con la cronaca del tempo.

Quindi, come già in altre serie (POPEYE, o il LI’L ABNER della IDW), domenicali e giornaliere sono state separate e non ordinate cronologicamente (un fastidio di pochissimo conto).

Devo comunque riconosce che la lunga attesa è stata giustificata dal bel risultato.

giovedì 8 dicembre 2011

Carl Barks’ Donald Duck

Abbandoniamo, per un momento, le ristampe di Fumetto delle agenzie giornalistiche, per occuparci del debutto di una nuova collana della Fantagraphics.
È, infatti, apparso il primo volume della prevista ristampa integrale del DONALD DUCK di Carl Barks.

Qualcuno dirà: roba vecchia!
In effetti, l’ANAFI ce l’aveva già offerto e la rivista “Zio Paperone” aveva fatto altrettanto, senza dimenticare “La grande dinastia dei Paperi” e, prima di tutti, la “Carl Barks Library” dell’Another Rainbow.

Mi spiace contraddirvi, ma questa della Fanta rischia davvero di essere l’edizione definitiva dell’opera barksiana.

Questo primo volume (Donald Duck “Lost in the Andes”) è un bel cartonato in formato cm 19x26, ottimamente stampato a colori su buona carta opaca leggera e con copertina plastificata (senza sovracopertina). Il tutto al prezzo di $24.99.

Le pagine sono 226 (circa 200 di fumetti) e vi sono ristampate le storie barksiane dal dicembre 1948 all’agosto 1949.
Si apre con una biografia di Barks redatta da Donald Ault (noto esperto barksiano).
Seguono le storie lunghe relative al periodo in questione, poi le storie da dieci pagine e, infine, le storie da una pagina.
In chiusura, abbiamo una serie di brevi saggi dedicati ad ogni storia (ad opera di una serie di esperti tra cui i nostri Becattini, Gori, Priarone e Stajano).
In ultima pagina abbiamo le biografie dei collaboratori e un elenco delle storie con luogo e data di prima pubblicazione.

La grafica è accattivante (con la copertina elaborata da Jacob Covey e gli interni da Tony Ong) e una particolare menzione va al colorista Rich Tommaso, che ha compiuto un umile ma prezioso lavoro, ricolorando tutte le pagine, ma usando come guida i colori della prima edizione in albo delle storie (niente oscene ricolorazioni pesantemente photoshoppate, che Groth pare odiare quanto me).

È prevista l’uscita di due volumi l’anno e la collana durerà circa 30 libri.

Ma il meglio devo ancora scrivervelo: le storie presentate sono finalmente senza censure!
Se andiamo a vedere la mitica “Woodoo Hoodoo", ad esempio, il trombettista Bop Bop, che Donald incrocia nella prima tavola, è finalmente ritornato un afroamericano e parla con un’accento del Sud (AN’ IF AH EVAH DOES, IT’LL BE JUST A SHORT GLANCE).

L’assurdo revisionismo politically correct della vecchia “Carl Barks Library” è stato finalmente accantonato!
E, secondo quanto aveva detto Gary Groth in una vecchia intervista, tutto ciò avviene in un’edizione mirata ad essere “popolare” e non “per collezionisti”!!!

Niente difetti? Ebbene, uno c’è di sicuro: il povero Alberto Becattini nei ringraziamenti iniziali è diventato “Becatinni” e nelle note finali è divenuto “Beccatini”, ma pretendere che degli Americani mettano le doppie consonanti al punto giusto è cosa davvero spropositata (e, comunque, hanno sbagliato solo due volte su quattro...).