domenica 21 aprile 2013

Sadie ti presento Burma (risposta al quiz)

Il quiz lanciato il 9 aprile non ha avuto molto seguito (per non dire che è stato snobbato).
Ne deduco che gli autori dei mille contatti mensili di questo blog non amano giocare o che l'indovinello era molto difficile (e a me sembrava invece scontato...)

Comunque, per non lasciare possibili curiosità, eccovi la risposta.

Come si sarà già intuito dall'immagine in cima al post, il rapporto è tra il film "Rain" di Milestone e il fumetto TERRY AND THE PIRATES di Caniff.
Per essere precisi, il personaggio di Burma è ricalcato su quello di Sadie Thompson.
In entrambi i casi, abbiamo una donna che scappa all'altro capo del mondo (Sadie a Pago Pago e Burma in Cina) per sfuggire al suo passato torbido (Sadie una ex-prostituta e Burma una ex-criminale).

Ma il rapporto tra "Rain" e TERRY AND THE PIRATES è dimostrato da un elemento inequivocabile, che testimonia come Caniff nel creare Burma sia stato ispirato proprio da questa versione cinematografica (del 1932) e non dal racconto originale di W. Somerset Maugham, o da altre sue versioni teatrali o cinematografiche.

A volte accade, cinematograficamente, che, in un film, un personaggio sia caratterizzato da un suo personale tema musicale. Così è anche per Sadie Thompson in questo vecchio talkie. Il brano in questione è una vecchia canzone popolare americana, "St. Louis Blues" (scritta da W.C. Handy nel 1914, se devo dar credito a Google...) E, se non volete seguire tutto il film (che non è certo il miglior di Milestone o la migliore interpretazione della Crawford), vi basterà prestare bene attenzione ai primi minuti, perché, già durante i titoli di testa, se ne può sentire la musica.

A questo punto, se non siete nel blog sbagliato e ignorate tutto di TERRY AND THE PIRATES, saprete che, fin dalla sua prima apparizione, Burma è sempre accompagnata dalla melodia di "St. Louis Blues"...

venerdì 19 aprile 2013

Soup's on!

Oggi voglio segnalare un bel volume della solita IDW.
Si tratta di un nuovo tomo della collana "The Library of American Comics Essentials" ed è dedicato al seminale fumetto di Sid Smith THE GUMPS.

Il volume con copertina cartonata e plastificata, in formato 30x11,5 cm, 344 pagine in bianco e nero su carta opaca, al costo di 20 dollari, presenta un'intera annata di THE GUMPS, dal 1° maggio 1928 al 3 maggio 1929, stampate una per pagina (con il loro sottotitolo: alleluia!), il che le rende molto più leggibili di quelle (in formato ridotto) del GASOLINE ALLEY della Drawn and Quarterly.

Il libro è ben prefazionato da Jared Gardner e ha un'accattivane grafica retrò della solita Lorraine Turner (compresa la colorazione un po' ingiallita della carta).

Il volume è delizioso, ma, soprattutto, ridà visibilità ad un fumetto importantissimo per la storia del medium (e di altri medium come radio e TV), che, nonostante negli Anni '20 e nella prima metà dei '30 fosse seguitissimo, oggi è praticamente e assurdamente dimenticato. Io stesso sono rimasto piacevolmente sorpreso nel leggere queste strisce.

Procuratevi questo volume è anche voi scoprirete perché Sid Smith era il più pagato cartoonist della sua generazione.

P.s.: per chi forse si chiedesse come mai lo strano (scemo?) titolo di questo post, sappia che "Soup's on!" (la cena è servita!) era con "Oh, Min!" una delle esclamazione tormentone della serie (la prima ad opera della domestica Tilda e la seconda del pater familias Andy).

mercoledì 17 aprile 2013

Illustratore e imprenditore

Oggi prendiamo in esame il bel volume della Auad Publishing "ALBERT DORNE, master illustrator".

Naturalmente, si tratta di un art book dedicato ad Al Dorne (1904-1965), non solo uno dei grandi illustratori americani della sua epoca, ma anche il fondatore della Famous Artists School, la più famosa scuola d'arte per corrispondenza del secondo dopoguerra.

Il volume è un cartonato con sovracopertina, in formato 23x31 cm, di 160 pagine a colori ben stampate su carta patinata lucida.
La grafica, pulita e accattivante è di Mark Cox, la cui unica piccola stranezza è la copertina che, al contrario della sovracopertina, ha il titolo solo sul dorso.

Il volume è prefazionato dall'illustratore Howard Munce, dalla figlia di Dorne Barbara Bullas e c'è anche una piccola e spiritosa "introduzione grafica" del grande Jack Davis.

Il libro non ha solo una enorme messe di immagini e foto, ma ha anche un suo cospicuo apparato biografico ad opera del cartoonist David Apatoff.

Non mancano le ristampe di due scritti di Dorne stesso ("Why I live in New York" e What is a pro?", entrambi del 1961).

Un prezioso volume che consiglio a tutti.

martedì 9 aprile 2013

Quiz day

Oggi, tanto per fare un post senza faticare, mi sento in vena di stuzzicare i numerosi visitatori di questo blog (beh, siete più di 30 al giorno, che non sarà uno sfracello, ma è più di quel che mi riesca di giustificare) con un quiz.

Dando un'occhiata a YouTube, ho scoperto che esistono ben 4 copie complete del film RAIN (1932) di Louis Milestone (tratto dall'omonimo racconto di W. Somerset Maugham), con Joan Crawford.

A parte il fatto che nessuna delle copie ha lo stesso esatto minutaggio (una delle versioni è addirittura di oltre mezz'ora inferiore...), questo film ha un evidente correlazione con un famosissimo fumetto.

Chi sa dire (con precisione) quale sia questa correlazione?

sabato 6 aprile 2013

Troppi colpi da incassare, anche per un duro...

Dopo una lunga attesa, ecco arrivato il volume della Hermes Press che raccoglie la breve serie FROM THE FILES OF... MIKE HAMMER di Mickey Spillane e Ed Robbins.

Si tratta di un cartonato in formato 24x29 cm, con sovracopertina, di 160 pagine patinate lucide, al prezzo di 50 dollari.

Il volume, ha una buona prefazione del giallista Max Allan Collins, ben illustrata e ripresenta quasi tutta la produzione di questo fumetto.

Le giornaliere, in bianco e nero e disposte quattro per pagina nella prima metà del volume, vanno dal 13 maggio 1953 al 20 marzo 1954, mentre la domenicali, a colori e in formato verticale tabloid, vanno dal 26 aprile 1953 al 14 marzo 1954.

Il "quasi" è perché manca la tavola del 17 maggio 1953, che l'editore non è riuscito a reperire (il fumetto non ebbe una grande distribuzione, dato il contenuto poco adatto ad un pubblico familiare e la distribuzione da parte di un'agenzia minore).
Per sopperire alla sua mancanza è stato inserito una sorta di riassunto dedotto, messo, come fosse una didascalia, in alto a sinistra, dentro la domenicale del 24 maggio (un'idea che trova la mia disapprovazione).

Nella postfazione, l'editore spiega come le giornaliere vengano da vecchie proofs, mentre le domenicali siano tutte tratte da tearsheets, perlopiù in formato tabloid, o in altri formati, ma rimontate per adattarsi al formato verticale.

Come già in passato, l'editore vanta il duro lavoro di restauro e mostra esempi di fasi successive di questo.

Se vanti quanta fatica ti è costata far restaurare un'opera, il sospetto è che temi che il risultato non appaia evidentemente all'altezza. E, difatti, il risultato non è all'altezza.

Come per le domenicali di THE PHANTOM di cui abbiamo già trattato, il problema è che il restauro troppo spinto ha creato un obbrobrio.
E non aiuta il fatto che, come al solito, il volume sia stampato a bassa risoluzione (contemporaneamente a questo volume, ho comprato l'undicesimo libro di MARY PERKINS ON STAGE, stampato invece a 1.200 Dpi e, pure su carta opaca, il nitore delle immagini è incomparabilmente superiore).

Continuiamo così, facciamoci del male!