martedì 2 giugno 2009

Walt and Skeezix


Un'altra collana americana di ristampe degna di nota è quella dedicata dalla canadese Drawn and Quarterly Publication alle strisce giornaliere di GASOLINE ALLEY di Frank King.
Abbiamo avuto (fino ad ora, ma la serie dovrebbe proseguire cronologicamente) tre panciuti volumetti con le strisce giornaliere dall’inizio del 1921 alla fine del 1926.
I volumi ($29,95 l'uno) sono in formato 24x17,5 cm, 400 pagine, cartonati con sovracopertina, stampati su carta spessa (che è giallina per la sezione dedicata alle strisce).
Queste ultime sono ristampate due per pagina e vi sono delle ricchissime introduzioni (queste anche con illustrazioni a colori), curate dall’esperto Jeet Heer.
Il design dei volumi è poi curato dal famoso Chris Ware.

Considerato che il fumetto è un’opera splendida (una delle vette della Scuola di Chicago degli Anni ’20 e ’30 insieme a LITTLE ORPHAN ANNIE o THE GUMPS) è chiaro che si tratta di un’iniziativa lodevole.

Tuttavia, si riscontrano anche in questa bella collana dei fastidiosi difetti.

In primo luogo, mancano i sottotitoli giornalieri (vi ho sorpreso, eh?).
Ma non solo quelli...
In effetti, ci si è presi la bizzarra briga di cancellare tutte le indicazioni di copyright dalle singole strisce (tecnicamente legittimo, dato che si tratta di materiale così vecchio da essere ormai di pubblico dominio, ma filologicamente piuttosto stupido).

In secondo luogo, il lavoro di design di Chris Ware sarà ben fatto, ma sembra si sia sforzato di non far capire al lettore le date del materiale presentato.
Il lettore che in libreria sfogliasse i volumi per trovare indicati gli anni relativi ai contenuti, dovrebbe avere occhio fine e tanta pazienza, dato che Ware ha messo sì le indicazioni in copertina, ma senza dar loro il giusto rilievo (in effetti, senza dare alcun rilievo). All’interno, poi, mentre giorno e mese delle strisce sono indicati a fondo pagina, l’anno (vai a sapere il perché...) è, invece, messo dal lato della rilegatura (e bravo chi lo nota!)

Un altro difetto potrebbe essere il formato del volume: un mattoncino in stile PEANUTS.
Essendo queste delle strisce che occupavano un grande spazio nelle pagine dei quotidiani, si potrebbero avere dei problemi di lettura per un testo che è spesso abbondante. Personalmente, non ho però avuto difficoltà a leggerlo, anche in questo piccolo formato.

Un altro sgradevole difetto è, piuttosto, dettato dalla mancanza di adeguati “restauri”. La qualità di riproduzione delle strisce è decente, ma non comprendo perché non ci si sia dati la pena di “ripulire” i neri pieni, che hanno spesso un aspetto “tarlato”.

Per controbilanciare, aggiungo però che in fondo ai volumi possiamo anche trovare ottime note esplicative (di Tim Samuelson), che aiutano il lettore odierno a capire le strette relazioni tra le tematiche delle strisce e la realtà dell’epoca.

Inoltre, in appendice al secondo tomo, possiamo anche ammirare la ristampa di una selezione di strisce dei GUMPS di Sidney Smith (22 strisce dell’agosto 1932).

Comunque, il lavoro di Chris Oliveros merita di trovare spazio nella biblioteca di qualunque appassionato di fumetti sindacati.

2 commenti:

Smurfswacker ha detto...

Credo che la mancanza delle indicazioni di copyright e' una decisione legale...il sindicato Chicago Tribune e la striscia giornale "Gasoline Alley" ancora esistono. E' per questo la collana si chiama "Walt & Skeeziks" piuttosto che "Gasoline Alley." In questo modo gli editori evitano la difficoltà dal sindacato.

fortunato ha detto...

Lo immagino anch'io, ma ritengo sia una preoccupazione esagerata.

La modifica del titolo originale (come anche quella di KRAZY KAT in KRAZY & IGNATZ nella ristampa della Fantagraphics) è dovuta ad un problema di "trademark", che, se lo rinnovi, può mantenersi per sempre.

Invece, il "copyright" (relativo alle singole strisce), lo si voglia o meno, scade dopo (se non erro) 75 anni.

Per cui, se non si affrettano nel ristampare (e non mi pare proprio), possono pubblicare ciò che vogliono di GAS ALLEY, man mano che i copyright scadono e le singole strisce divengono di pubblico dominio.

E non vedo proprio come lasciare le indicazioni originali del copyright potrebbe nuocere ad alcuno: non avrebbero comunque nessun valore legale (lo avrebbero, forse, se indicassero l'anno attuale, ma indicando la data degli Anni '20...).