mercoledì 2 settembre 2009

Inedistrips


E siamo alla terza puntata di questo che sembra diventato un romanzo d’appendice.

Avendo pubblicato un’annata di strisce di CONNIE, ci restavano in mano le altre due.
Come presentarle? Farne altri due volumi?

La soluzione venne da Luciano Tamagnini, che propose di utilizzare le rimanenti strisce di CONNIE come spina dorsale di una nuova collana targata ANAFI, che sarebbe stata dedicata alla ristampa di vecchie strisce sindacate inedite in Italia, riprendendo l’idea di un precedente esperimento, la collana Ineditalia.

Nacque così Inedistrips, con l’idea che, se l’esperimento non avesse incontrato il favore dei soci, le strisce rimaste di CONNIE avrebbero potuto sempre essere raccolte in volume.

Considerando che, dalla metà del 2005 ad oggi, sono già stati stampati 28 albi di questa collana e altri quattro (che ho già pronti) saranno stampati prima della fine di quest’anno, penso di poter dire che l’idea di Luciano non sia dispiaciuta ai soci.

Ma il 2005 fu per me un anno ancora più frenetico: l’irriducibile Leonardo Gori si procurò 90 numeri in sequenza della rivista francese “Le Journal de Mickey”, che, nella seconda metà dei Trenta, aveva pubblicato le tavole domenicali di CONNIE.
Farne un libro per l’ANAFI era un’occasione irrinunciabile e così, mentre con una mano portavo avanti il progetto Inedistrips, con l’altra preparavo il volume “Connie la Domenica” (quello descritto nel post del 27 agosto).

Oggi, in conclusione, mi ritrovo ad aver restaurato e tradotto (impaginato, prefazionato, etcetera) 850 strisce e 90 tavole domenicali di CONNIE (ormai, il fantasma di Frank Godwin è venuto a vivere a casa mia e ci diamo del tu).
E vi assicuro che tutto questo lavoro (per me, dilettante tanto come grafico che come traduttore) è stato un vero massacro.

Dovrei averne abbastanza, ma, al pensiero che l’anno prossimo (quando preparerò gli ultimi due albi) la bella signorina Connie Kurridge uscirà definitivamente dalla mia vita, un certo groppo in gola mi viene (e mi viene soprattutto il rimpianto di non aver potuto mettere le mani almeno sulle strisce giornaliere del periodo 1934/1941).

4 commenti:

Unknown ha detto...

Godwin aveva un tratto fantastico. E Connie come strip non era niente male, anche se preferisco di gran lunga Rusty Riley.

fortunato ha detto...

RUSTY RILEY era probabilmente disegnata meglio (o, per essere precisi, più meticolosamente), dato che, in quel periodo era (se non erro) l'unico impegno di Godwin.
L'artista realizzava due strisce al giorno (e una domenicale ogni due giorni).

Ai tempi di CONNIE, Godwin aveva invece molteplici lavori da seguire e, presumo, fosse obbligato ad utilizzare uno stile più "sciolto" (ma non per questo peggiore).

Ma quello che, per me, rende CONNIE più interessante di RUSTY RILEY sono le storie decisamente originali (già l'uso di un'eroina era un'anomalia), mentre quelle del giovane fantino sono un po' mielosette...

Comunque, la Classic Comics Press ha in progetto una ristampa integrale di RUSTY RILEY che dovrebbe partire tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno del 2010.

Unknown ha detto...

Fortunato, ne approffitto per chiederti info su volumi di Barney Google in italiano (credo impossibile) e in inglese.

fortunato ha detto...

Non credo che BARNEY GOOGLE sia mai apparso in volume in Italia.
Lo pubblicarono il CdP (con vari nomi), Linus, Eureka, Comic Art e fanzine come Fumetto e Exploit Comics.

Neppure "in de iu es ei" ci sono state molte proposte (incredibile, considerando la qualità sia grafica che dei testi).
Un interessante saggio di Brian Walker l'ha pubblicato la Kitchen Sink (Barney Google & Snuffy Smith: 75 Years of an American Legend) pochi anni fa, ma, pure se ricchissimamente illustrato non è propriamente un volume di ristampe.
Nei '70 era stato pubblicato un volume dalla HYperion (Barney Google: A Complete Compilation, 1919-1920).
In vari libri antologici come lo Smithsonian si trova qualche cosina.
Non ricordo altro. :(