mercoledì 11 novembre 2015

Il Papiro di Cesare

Il 22 ottobre 2015 è uscito (come al solito, in contemporanea mondiale) il nuovo album di ASTERIX, il secondo del nuovo duo creativo, Ferri e Conrad.
“Asterix e il Papiro di Cesare” segna anche il debutto della nuova casa editrice italiana del piccolo gallo. Si tratta, infatti, del primo inedito pubblicato dalla Panini Comics.
E si tratta anche del primo album interamente realizzato dai nuovi autori (nel precedente, Uderzo aveva ancora partecipato alla copertina).

Il primo album della nuova gestione era risultato ben rispettoso del personaggio e con una grafica abbastanza fedele a quella di Uderzo, ma i testi di Ferri erano risultati un po’ scritti con il freno a mano tirato.

Stavolta, anche Ferri sembra essersi sciolto e il nuovo album finisce col risultare ben costruito e denso (a volte anche troppo).

Confrontare questo nuovo libro con quelli dell’epoca d’oro (l’Era Goscinny), sarebbe ingeneroso e assurdo. Troppi motivi lo metterebbero in ombra e, se il dovere della fedeltà alla forma e allo spirito dell’originale è già un grave ostacolo, il contesto storico ed emotivo e la nostalgia sarebbero invece decisamente insuperabili. Ferri e Conrad sono limitati nel loro lavoro dal loro “ingrato” dovere di copisti e noi come copisti li dobbiamo giudicare.

Analizzato, invece, in confronto al precedente “Asterix e i Pitti”, ma anche rispetto ai volumi dell’Era Uderzo, questa storia sembra ben riuscita, con ammiccamenti al lettore anziano, ma anche un soggetto che affonda nel presente (i nuovi mezzi di comunicazione, la relazione tra i media e il potere politico…) e coinvolge anche i nuovi lettori.

Giochi di parole, tormentoni e caricature (tipici marchi di fabbrica della serie) sono ben presenti e, a volte, davvero brillanti, ma ciò che dà forza a questo libro è il trattamento degli spunti di base, che miscelano abilmente fatti storici e satira dell’attualità.

Se il precedente volume ci aveva fatto ben sperare, direi che questo ci conferma che quella speranza era fondata.

Prima di chiudere, passo in rassegna le caricature trovate nel volume.

L’editore romano Bestsellerus è ispirato al pubblicitario francese Jacques Seguela

Il cronista gallo Vispolemix è ispirato all’australiano Julian Assange, direttore del sito d’informazione WikiLeaks (sembra che in prima stesura, il nome del personaggio avrebbe dovuto essere un trasparente Wikilix)

Il “falconiere” della legione è un’evidente caricatura di Alfred Hitchcok, tra l’altro regista del film “Gli Uccelli”


L’anonimo critico letterario di tavola 5 è una caricatura del giornalista francese Franz-Olivier Giesbert

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