Ricordo che all'epoca dell'uscita di questi primi Asterix, non riconoscevo nessuno, fra i personaggi eccellenti caricaturati, e quindi per me erano come gli altri. Ma mi davano comunque l'impressione di qualcosa di "speciale"... Come se ci fosse un messaggio nascosto, qualcosa di misterioso che aggiungeva fascino a storie già di per sé cariche di glamour.
Sono sicuro che ci sono parecchie cose che ti perdi anche oggi. Soprattutto a livello verbale. Goscinny era solito abbondare in giochi di parole e citazioni che spesso si smarriscono totalmente nella traduzione. Ma credo che qualche scheda, tra un po', affronterà questo argomento.
Al contrario, in LUCKY LUKE, dove Goscinny scriveva al servizio di Morris, i giochi di parole sono inesistenti, per espressa richiesta del disegnatore, che, da bravo belga abituato al bilinguismo, non voleva creare problemi agli autori della versione fiamminga dell'ebdomedario SPIROU.
Oh, si che lo so... Trent'anni fa, una ragazza francofona, vedendo i miei Asterix, mi disse proprio la setssa cosa. E io ne acquistai alcuni in versione originale (Asterix en Corse, Le Domain des Dieux...), col risultato che, comprendendo il francese solo "a orecchio", finiva che seguivo solo la vicenda avventurosa... Allora, mi dissi, meglio Marchesi. Peccato che lui se ne sia andato così presto...
3 commenti:
Ricordo che all'epoca dell'uscita di questi primi Asterix, non riconoscevo nessuno, fra i personaggi eccellenti caricaturati, e quindi per me erano come gli altri. Ma mi davano comunque l'impressione di qualcosa di "speciale"... Come se ci fosse un messaggio nascosto, qualcosa di misterioso che aggiungeva fascino a storie già di per sé cariche di glamour.
Sono sicuro che ci sono parecchie cose che ti perdi anche oggi.
Soprattutto a livello verbale.
Goscinny era solito abbondare in giochi di parole e citazioni che spesso si smarriscono totalmente nella traduzione.
Ma credo che qualche scheda, tra un po', affronterà questo argomento.
Al contrario, in LUCKY LUKE, dove Goscinny scriveva al servizio di Morris, i giochi di parole sono inesistenti, per espressa richiesta del disegnatore, che, da bravo belga abituato al bilinguismo, non voleva creare problemi agli autori della versione fiamminga dell'ebdomedario SPIROU.
Oh, si che lo so...
Trent'anni fa, una ragazza francofona, vedendo i miei Asterix, mi disse proprio la setssa cosa. E io ne acquistai alcuni in versione originale (Asterix en Corse, Le Domain des Dieux...), col risultato che, comprendendo il francese solo "a orecchio", finiva che seguivo solo la vicenda avventurosa... Allora, mi dissi, meglio Marchesi. Peccato che lui se ne sia andato così presto...
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