mercoledì 25 febbraio 2009
La fine di Terry
Proprio oggi, ho preso il sesto ed ultimo volume della serie di TERRY AND THE PIRATES della IDW. Ritengo, perciò, che sia giunto il momento di tirare le somme su questa edizione.
Questa serie, parte della collana “Library of American Comics”, spicca per la cura editoriale. Ovvero, è davvero un bel volume (indipendentemente dal contenuto): cartonato con copertina in finta pelle e graziosa sovracopertina a colori, formato orizzontale di cm 21,5x28 con tre strisce o una domenicale a pagina, carta pesante, grande foliazione (ogni volume è sulle 350 pagine), ricco saggio introduttivo con interessante materiale iconografico, indice analitico, presentazione dei personaggi e riassunto della trama dei volumi precedenti, grafica accattivante. Tutto ciò per la relativamente economica cifra di 50 dollari.
Che dire di una simile meraviglia (sempre dimenticando che ristampa tutto TERRY AND THE PIRATES di Milton Caniff, ovvero, la crema della crema delle strisce sindacate d’avventura)?
Che anche questa serie ha i suoi bei difettucci (ça va sans dire).
Il primo difetto lo avrete già immaginato (lo so che mi ripeto): mancano i titoli dei singoli episodi giornalieri. E questo, se conoscete l’opera di Caniff, capirete subito che costituisce una gravissima menomazione (perfino la buona vecchia edizione italiana della Comic Art non si era azzardata a tagliarli).
Il secondo difetto è la stampa. Niente di grave per i tomi dal terzo al sesto (dove, magari, le domenicali potevano essere un po’ migliori), ma il primo ed il secondo sono stati stampati ad una risoluzione troppo bassa (presumo 300 Dpi) che rende il segno sgranato e sfocato.
Per fortuna, dopo l’uscita del primo tomo, c’è stata una certa protesta (stranamente tutta venuta da collezionisti europei: gli americani devono avere dei gravi problemi di vista), che ha spinto l’editore a correggere il tiro (e la risoluzione di stampa), ma questo è avvenuto solo dal terzo volume (e, molto fortunatamente, ha beneficato pure tutti i libri seguenti della “Library of American Comics”, come LITTLE ORPHAN ANNIE e SCORCHY SMITH).
Ignoro se, come per ON STAGE, esista una seconda edizione dei primi due tomi di TERRY con la stampa a 1.200 Dpi e, perciò, corretta, dato che io ho la prima.
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