venerdì 6 febbraio 2009
Al Capp... astuto opinionista?
Con riguardo al cartoonist americano Al Capp (autore, tra l’altro, del famoso fumetto LI’L ABNER), è opinione comune che il suo punto di vista politico sia scivolato, nel corso degli Anni ’60 e ‘70, verso posizioni ultra-conservatrici, in contrasto con quelle decisamente progressiste degli Anni ’40 e ’50.
Queste posizioni non venivano solo espresse nel suo lavoro, ma anche nelle numerose apparizioni come opinionista, in Radio, TV e nei campus universitari cui veniva regolarmente invitato.
Una sorprendente ipotesi relativa a questo cambiamento d’indirizzo politico, ci viene fornita dall’intervista a Tom Scheuer/Sawyer pubblicata sul n.77 della rivista Alter Ego (maggio 2008).
In questa, Sawyer parla del periodo in cui era stato assistente di Capp e offre un suo ricordo dell’ex datore di lavoro: “[...] durante l’era JFK scoprì che non c’era mercato per un liberal (quando Kennedy era presidente non c’era quasi altro) così adottò posizioni conservatrici e la retribuzione dei suoi interventi passò da 3.000 a 10.000 dollari nel giro di una notte. Ed era tutta una finta [...]”
Credo sia l’unica testimonianza di questo tono che io abbia mai letto, ma, devo ammettere, coincide molto con l’idea che, negli anni, mi sono fatto di Capp.
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